lunedì 28 luglio 2008

Presidio contro la Giostra dell'Orso di Pistoia 25 luglio 2008





Report della protesta contro la Giostra dell'Orso di Pistoia del 25 luglio 2008

Consci delle difficoltà e delle asperità poste da una cittadinanza pistoiese alquanto nevrotica e disinteressata, alcuni volenterosi attivisti si sono recati in prossimità dell'ingresso alla manifestazione per proporre valide alternative allo sfruttamento dei cavalli nel Palio in questione.
Ovviamente il numero dei partecipanti era ridotto a causa del periodo estivo ma la presenza di PVV e U.N.A. nonchè di alcuni singoli sensibili alla questione ha permesso un presidio ottimo.
La distribuzione dei circa 600 volantini preparati per l'occasione fatta all'ingresso è stata solo parte della protesta ed il tutto si è svolto senza raccogliere neanche un insulto! In seguito i baldi giovini si sono prodigati nel ruolo di astanti protestanti mostrando dei cartelli all'uscita in cui si segnalava l'ennesimo abuso di esseri senzienti per il piacere (in verità effimero) degli umani. Anche in questo caso accoglienza variegata, tra passanti che riflettevano ed altri che controbattevano con le solite amenità da quattro soldi (tipo: vabbè, se un cavallo muore lo mangiamo). I soggetti in questione non sono stati neanche lapidati dai nostri coraggiosi che hanno mostrato il lato pacifista delle proteste a favore dei diritti animali.
Immancabile l'interesse della Digos nella persona dell'ennesimo nullafacente in borghese che, evidentemente attratto dalle bellezze toscane, ha chiesto loro i documenti al fine di poterne stabilire provenienza, età e professione.
Infine essendo stato duramente provato in questo periodo, colgo l'occasione per ringraziare tutti coloro che si son recati a tale appuntamento nonostante l'assenza del sottoscritto che, come si sa, è un attrattore di folle. (Folle nel senso di pazzo...).

mercoledì 23 luglio 2008

Report del Presidio presso l'Ambasciata Islandese di Roma del 21 luglio 2008






Reduci dall'impegnativo Presidio del giovedi precedente presso l'Ambasciata Coreana, i baldi ADA uniti ad un manipolo di attivisti provenienti da ogni parte della capitale si sono presentati in tarda mattinata davanti all'Ambasciata Islandese tenuti d'occhio da uno sparuto esercito di poliziotti e carabinieri. Incuranti delle nefaste condizioni meteorologiche, gli eroici difensori del pianeta hanno preparato uno striscione ad hoc che annunciava l'intenzione di sostenere le azioni atte alla strenua difesa della Terra dalle devastazioni a fini commerciali.
Megafonando ripetutamente anche durante l'uscita per la pausa pranzo ed il successivo rientro degli impiegati (ben due), abbiamo ribadito la posizione dei sottoscritti e di buona parte della popolazione islandese in merito alla devastazione ambientale provocata dalla costruzione delle dighe in questione. Ben 275 specie tra animali e vegetali, sviluppatesi in quelle terre da millenni, ora sono a rischio di estinzione...per produrre energia elettrica destinata esclusivamente ad un'azienda (l'Alcoa) che detiene una grossa fetta del mercato dell'alluminio.
Oltretutto il 30% di codesto metallo è prodotto per usi militari (cluster bombs e componenti aereonautiche) e ciò stona con la bandiera della pace che l'Ambasciatore ed i suoi subalterni continuano ad esporre da una delle poche finestre sane della palazzina che li ospita in via San Saba 12 a Roma.
Il volantinaggio ha prodotto effetti positivi, alcune persone si son fermate a chiedere notizie in merito al perchè di tale mobilitazione, automobilisti e viandanti hanno ricevuto il volantino appositamente studiato e stampato.
Al Sig. Ambasciatore ed ai suoi impiegati sono giunti vari slogan nonchè un comunicato letto dal sottoscritto che recitava più o meno così:
"Anche l'Islanda, come molte altre nazioni sta cadendo nella trappola tesa dalle multinazionali svendendo la sua terra, i suoi luoghi ed i suoi abitanti umani ed animali per il classico piatto di lenticchie o poco più.
Vogliamo ribadire l'impossibilità morale di accettare uno scambio iniquo: da una parte centinaia di specie viventi a rischio di estinzione, dall'altra profitti economici per pochi eletti, sempre gli stessi, facenti capo alle grandi imprese che troviamo ovunque si parli di scempio del territorio.
Agli Islandesi rimarrà ben poco anche sotto il punto di vista economico, le briciole degli ingenti ricavi e qualche disoccupato che finalmente troverà il suo posto di lavoro in cui essere sfruttato per poter sopravvivere.
Diciamo no a tutto questo, presidiando l'ambasciata islandese a Roma come in molte altre città europee per portare la voce del dissenso, appoggiando la gran parte della popolazione islandese che non vuole una manipolazione del territorio e delle sue risorse.
I lavoratori all'interno dell'Ambasciata hanno il dovere di riportare al loro governo queste proteste per non divenire a loro volta complici di questa ennesima aberrazione.
Il rispetto e l'amore per luoghi rimasti immutati per millenni, immuni dall'attacco delle moderne macroeconomie globali: questo rispetto è ora più che mai necessario ed impellente."

Prima della dipartenza del sottoscritto avvenuta verso le 16.00 una voce si è alzata da un palazzo retrostante quello puntato dai manifestanti. Distintamente tutti abbiamo sentito la frase "mo' c'avete rotto li coj***" ma mi sorge tuttora un dubbio: l'accento era marcatamente islandese.
La nostra esperienza in quel giorno, unita alle altre mobilitazioni in Italia e nell'Europa civile ed incivile tutta, porterà forse ad un ripensamento delle politiche devastanti del Governo attualmente in carica in Islanda. Il nostro "NO" sarà ripetuto ogni volta che ne avremo l'occasione...
Rimandiamo i lettori alle prossime iniziative ed auguriamo buoni presidii a tutti!

Skrondo per Gli ADA

sabato 19 luglio 2008

Report relativo al presidio contro gli abusi sui cani a scopi alimentari del 18 luglio 2008 presso l'Ambasciata Coreana di Roma.

Le foto del presidio sono qui di seguito:





Giuntaci la segnalazione di cotal iniziativa nei confronti dell'establishment coreano ai fini di sensibilizzare il governo e la popolazione tutta del noto paese asiatico,
gli ADA e numerosi altri attivisti provenienti anche da remote regioni (Piemonte e Toscana) si sono uniti al presidio organizzato da RAN RAI Roma e Associazione Canili Lazio di fronte all'Ambasciata Coreana sita ai Parioli.
Evitando accuratamente di passare sotto casa di Maurizio Costanzo, ci siamo trovati davanti all'Ambasciata, riconoscibile per le numerose bandiere della LAV ed un paio di cartelloni con foto trucide piazzate appositamente per strappare il cuore ai passanti.
E ovviamente la zona era talmente deserta che avremmo potuto organizzare un torneo di curling ghiacciando la sede stradale.
L'intervento di un ADA col megafono ha cmq attirato l'attenzione delle Forze dell'Ordine presenti in massa (2, 3 al max) e dei dipendenti dell'Ambasciata stessa (che fino ad allora non avevano dato peso alla protesta). L'addetto stampa dell'ambasciata invitato all'interlocuzione con i sottoscritti ha preso visione dei cartelloni ed ha dimostrato estremo interesse per il benessere dei nostri amici a 4 zampe tentando inutilmente di accarezzare un cane. Dopodichè si son tutti riuniti in pausa pranzo, sfruttando l'odore del cane accarezzato per preparare delle bruschette.
Noi abbiamo seguito l'esempio abbandonando il luogo dopo aver ringraziato senza alcuna ironia le Forze Armate per la protezione ed il supporto donatoci, per recarci in una Aranceria in centro.
Parlando un pò più seriamente, occorre riconoscere la civiltà e la disponibilità degli addetti dell'Ambasciata che in qualche caso ha sfiorato la solidarietà.
Ringraziamo le associazioni che ci hanno invitato e coinvolto nel presidio, attendiamo con fiducia un riscontro dalle autorità coreane.