lunedì 31 agosto 2009

Presidio contro la mercificazione del corpo degli individui - LIDO DI CAMAIORE 30/08/2009



Ieri 30 agosto 2009, come gruppo Animali della Tosca, contando circa una quindicina di attivisti provenienti dal nord e centro della Toscana, ci siamo recati in località Lido di Camaiore, per un sit-in con allestimento di notevole impatto.

Portavamo infatti per la prima volta in Italia un allestimento mirato a sensibilizzare il pubblico riguardo al fatto che vi sono analogie ed anche una relazione stretta e interdipendente, fra come vengono visti e trattati animali, immigrati, lavoratori dipendenti, popoli di etnie diverse.

Un po' alla spicciolata ci siamo ritrovati tutti vero so le ore 17,00 presso una piazza del lungo mare animati da un grande entusiasmo.

Dopo aver scelto il luogo più adatto e aver subito il controllo di rito da parte dei carabinieri il sit in si e' svolto senza nessun problema fino alle ore 20.00 circa.

Cinque di noi quindi sono stati "imbustati", ricoperti di sangue (finto ovviamente), "prezzati" proprio come si trova la carne sui banchi del supermercato, con diciture sulle etichette riportanti esempio di mercificazione del corpo di individui quali “ragazza dell’est”, “risorsa umana”, “arista di maiale”, "fettina di vitello" e così via.

Altri ancora indossavano fotografie di denuncia riguardo sia alla questione animale che paralleli temi di sfruttamento umano.

Richiamati anche dal canto lirico di una attivista (Benedetta), i passanti si sono subito mostrati incuriositi e shockati, tanto da passare più volte davanti a noi fino a fermarsi per leggere il volantini di spiegazione ed ascoltarci.

Il risultato di questa iniziativa é stato ottimo: i volantini sono andati via come il pane, la gente ascoltava le spiegazioni che con calma sono state loro fornite sullo specismo e sulle conseguenze di questo nella costruzione morale ed etica degli individui e in molti ci hanno dato chiara impressione di comprendere anche se non approfonditamente, accettando le nostre critiche al sistema specista, come lecite e veritiere.

Non sono mancati momenti di delirante comicità come un urlo corale di “GOAAAAAAAL” (sollevatosi da un bar vicino dove avventori stavano seguendo una partita) improbabilmente eppure esattamente nel momento dell’attacco del canto lirico che ha imposto alla cantante di ricominciare ed anche l’avvicinamento di una donna forse non proprio del tutto in sé, che ha voluto verificare che gli attivisti nelle scatole fossero ancora vivi tirando loro calci a uno a uno. In ultimo, una donna molto ingenuamente ha domandato: "ma si tratta di POP-ART?"

Una occasione da ricordare, una iniziativa da ripetere!

Antispecismo è Liberazione.

Giulia - Eva - Benni x Animali della Tosca
www.antispecismo.net








lunedì 24 agosto 2009

un Ferragosto diverso: presidio al Safari Park di Pombia (No)


Dico sempre che spesso le cose improvvisate sono le più soddisfacenti.

Era la prima volta nella storia che il Safari park veniva contestato e la cosa ha provocato una certa agitazione nella dirigenza del "parco-reclusi" che, basita, è accorsa alla rotonda interrogandosi su che mai avessimo da ridire, visto che gli animali "sono trattati benissimo".
E' evidente che per costoro il "trattare benissimo" comprende l'imprigionare quelle creature, tenerle schiave, farle riprodurre per avere altri schiavi e... lucrare profitti.

Una volontaria è arrivata attrezzata di gabbia e si è rinchiusa dentro per far maggiormente capire che nessun animale vuole stare NON libero.
La rotonda obbligava a rallentare tutte le auto che passavano di lì , anche quelle che allo zoo non ci andavano per nulla, ecco perchè il messaggio è stato udito e visto da moltissime persone.
Messaggio che ovviamente comprendeva chiarire che
un recinto resta una gabbia, anche se più grande,
Gli zoo non sono concepibili in una società evoluta,
gli animali non sono i nostri schiavi,
nessun animale vuole stare in un recinto,
l'unico modo per far chiudere queste "carceri" è non freequentarle e quindi non sponsorizzarle pagando il "biglietto",
zoo, zooparchi, delfinari, acquari, rettilari , uccelliere DEVONO ESSERE BANDITI, DISERTATI, BOICOTTATI .. in altre parole CHIUSI con l'unico strumento AUTENTICO che abbiamo : FARLI FALLIRE.
L'apoteosi del presidio è stata verso le 17 quando , in massa, c'è stata l'uscita dei visitatori della "galera per animali " . Dovevano rallentare , quasi fermarsi e nessuno può NON aver "capito" che i 17 euro di ingresso avrebbe potuto spenderli ben più utilimente che non lì, per insegnare al proprio figlio a ridere davanti ad animali imprigionati.





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domenica 2 agosto 2009

Risposta a "Da Animalisti a Vandali" di Tommaso Torri

Rispondiamo all'articolo di Tommaso Torri attraverso il nostro blog, poichè la registrazione sul sito di pubblicazione dell'articolo stesso, non è di nostro gradimento.


Ed ecco quindi la nostra reazione:

Gentile redazione,

Vorremmo rispondere al firmatario dell'articolo "Da animalisti a vandali", il signor Tommaso Torri. Sorvolando sul titolo assolutamente tendenzioso (anche scrivere sui banchi probabilmente è vandalismo...ma ciò non sarebbe mai titolo di alcun interesse, non è vero?) e sul preciso merito del "vandalismo" che chiunque abbia la minima conoscenza delle dinamiche di rivendicazione dei diritti considera essere solo un atto di dimostrazione nonviolento, entreremmo ora qui nel merito.
Ciò che lo scrivente riporta a nome di Franceschini, denuncia la solita dissociazione tra la realtà e la fantasia o meglio l'assurdo. Laddove dovrebbero essere citati individui animali senzienti, appartenenti al regno animale in quanto MAMMIFERI esattamente come tutti noi, dotati quindi di tutte quelle caratteristiche - ben visibili anche al buio - che ne fanno creature sofferenti e con propri desideri ed attaccamento alla vita, appare invece il sipario del solito inganno, utile a nasconderli quali soggetti di disumano abuso, all'occhio sornione di chi non vuol vedere.
Per dirla come ai bambini di due anni: gli animali sono qui letteralmente NEGATI, come non fossero mai esistiti, facendo apparire al loro posto la "produzione di pellicceria".
Questo espediente, oltre ad avere caratteristiche di meccanica psicologica preoccupante, è socialmente lo stesso con cui si perpetua la negazione dei diritti dell'individuo, di qualsiasi specie, e per queste ragioni risulta veramente degno del profilo di chi ne fa un così frequente e sapiente uso.
Ebbene: che costoro, i simpatici pellicciai, si mettano l'anima in pace. Sul loro amabile e lustro cammino di torturatori e persecutori di animali umani e non umani, troveranno sempre qualcuno abbastanza onesto intellettualmente, da ricordare loro il vero nome delle cose che fanno e quindi CHI SONO.
La smettano di credere alle favole. Non potranno mai vincere le loro inutili battaglie nel tentativo di avere le mani lustre e le tasche piene di quel denaro che poi gli tocca ripulire del sangue versato attraverso la patina di paroline addolcenti e fumose: saranno sempre della casta dei reietti, i divoratori di cadaveri, gli squartatori di madri, i macellatori di creature innocenti.
In più, vorremmo ricordare che se queste ignobili attività "commerciali" non verranno spazzate via dalla stessa cultura del rispetto dell'individuo animale, di sicuro lo saranno dal loro stesso amato e vorace capitalismo. E' una ruota che gira...qualche umano del pari di questi "produttori" prima o poi li considererà una preda adatta su cui costruire una qualche proficua produzione, il sistema stesso che tutti loro tanto difendono quando gli fa comodo, li incastrerà nelle sue spietate maglie.
E state tranquilli che in quella occasione non ci sarà nessuno ad imbrattare muri nel nome dei loro diritti, così, almeno in quel caso, non sarà possibile allo scrivente di turno muovere amene lamentele su aspetti irrilevanti quali il vandalismo.

Gruppi Antispecisti - Antispecismo.net